autore: Arto Paasilinna
editore: Iperborea
Tra le novità di
novembre, ci è arrivato anche l'ultimo romanzo di Paasilinna
tradotto in italiano; l'abbiamo letto tutto d'un fiato, come tutte le
opere di questo autore che, qui in libreria, ci piace parecchio.
Quando si tratta di Arto Paasilinna, le immagini che affiorano nella
mente dei suoi lettori sono quelle di storie imprevedibili, condite
di un particolare (piuttosto nordico a tratti) senso dell'umorismo,
arguto, spesso irriverente ma sempre leggero. E “Professione angelo
custode” non delude le aspettative.
In seguito alla sua
morte, ad un ottuagenario insegnante di religione viene affidato il
ruolo di angelo custode e, dopo un seminario di preparazione, viene
spedito a seguire la vita del suo protetto. Il vecchio è provvisto
di buon cuore e ottime intenzioni, ma è chiaramente un inesperto
principiante nel compito che deve affrontare. Seguiamo così le
esilaranti avventure dell'uomo che dovrebbe proteggere e delle
persone a lui vicine, attraverso assurde peripezie e incidenti
improbabili, causati immancabilmente dall'eccessivo zelo dell'angelo
custode.
Attraverso la cornice
urbana di Helsinki e l'andarivieni dei personaggi lungo le coste
baltiche, si snoda una storia ricca di situazioni strampalate e
azioni inconsulte da parte del povero vecchio. Attraverso le sue
influenze infatti ne combina di tutti i colori, mettendo a
repentaglio la vita di svariate persone, al punto che un diavolo
cercherà perfino di convincerlo a passare dall'altro lato
dell'aldilà. Ma tutto è bene quel che finisce bene, e dopo
un'ultima concitata catena di eventi, le cose sembrerebbero
sistemarsi per il meglio.
La scorrevole scrittura
di Paasilinna ci guida in questa nuova avventura incredibile,
sfiorando con ironia lucida alcuni temi importanti. La questione
della discutibile efficacia dell'eccesso di zelo nell'immischiarsi
nella vita altrui la fa da padrone, radicata in una riflessione
appena palpabile sull'interpretazione che le persone possono dare dei
dettami della religione in generale. Il tema della morte viene
affrontato con brillante naturalezza, che ci ha strappato tra l'altro
non poche risate. Nonostante le premesse del racconto, il motivo che
fa da sfondo è più etico che religioso, e come sempre l'autore ci
tiene con i piedi piantati per terra, regalandoci uno sguardo
disincantato sulla realtà che ci circonda.
Un bel romanzo che
consigliamo ovviamente a tutti i lettori dell'autore finlandese, ma
anche a chi vuole conoscerlo per la prima volta e non sa da dove
cominciare.
Potete leggere l'incipit qui sul sito di Iperborea